Ripartire dagli abbracci. I gesti comuni, quelli che diamo per scontato, che ci caratterizzano come umanità, i più elementari e istintivi in questo strano periodo sospeso, sono stati messi a dura prova e forse non saranno più gli stessi per molto tempo ancora. Cercando di rimanere fuori dalla retorica, abbiamo dedicato a questo tema la nostra prossima mostra, coinvolgendo in una collettiva molti artisti per cercare di restituire un senso di pluralità e di apertura e di contaminazione positiva. Abbiamo chiesto ad ogni artista di rappresentare il tema con due lavori, per creare uno scambio reciproco, due unità che si cercano e si corrispondono. Il gesto dell’abbraccio è un atto potente, trasversale, rassicurante, indica fratellanza, affetto e amore che salda e conferma il nostro appagamento affettivo.
L’abbraccio è un rapporto osmotico, dentro e fuori, una apertura che si chiude intorno e trattiene, e soprattutto che nutre e rincuora, che sostiene e “tiene insieme” le nostre affinità emotive più profonde. Vogliamo qui considerare gli abbracci nella loro accezione di scambio, di dare e avere, di intreccio di legami non solo fisici ma anche spirituali e spaziali. Li possiamo intendere come luoghi dove ci sentiamo inclusi, o come oggetti che ci avvolgono, che ci danno protezione e che ci restituiscono intimità e conforto nel perdurare del tempo. Abbracciare una causa, e perché no, proprio quella di far tornare gli abbracci in primo piano.
Artisti: Nicola Bertellotti, Massimo Barlettani, Alessandro Casetti, Matteo Cocci, Veronica Fonzo, Massimo Lagrotteria, Susan Leyland, Elisa Mearelli, Marco Manzella, Matteo Nannini, Laura Pedizzi, Marco Petean, Alessandro Reggioli, Tommaso Santucci, Sonia Scaccabarozzi, Laura Serafini, Olga Shevolya, Massimo Stecchi.
Sede: Sensi Arte, Colle di Val d’Elsa (SI)